Capurso: Villa confiscata alla mafia rinasce come fattoria sociale. Inaugurata Casa Santa Barbara

Oggi è stato inaugurato un simbolo di riscatto e rinascita per la comunità di Capurso: Casa Santa Barbara. La villa, precedentemente nota come “Villa Gallo” e confiscata alla mafia, è stata trasformata in una fattoria sociale dopo anni di lavori di riqualificazione e impegno collettivo. La struttura, che si estende per 400 mq di superfici coperte e vanta un giardino di 4mila mq, è ora un centro di agricoltura sociale e inclusione, offrendo spazi per laboratori, orti e attività didattiche.

Il viaggio che ha portato Villa Gallo a diventare Casa Santa Barbara inizia oltre 10 anni fa, quando l’Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata ha affidato il bene al Comune di Capurso. Oggi, grazie a un finanziamento di 1 milione di euro ottenuto nel 2021 dalla Regione Puglia, il sogno di trasformare un simbolo di illegalità in un polo di valore economico, sociale e culturale è diventato realtà.

All’inaugurazione hanno partecipato diverse autorità locali e regionali, tra cui il sindaco Michele Laricchia, l’assessora regionale alla Cultura, Legalità e Antimafia sociale Viviana Matrangola, il Prefetto di Bari Francesco Russo e il Questore Giovanni Signer. Il momento è stato particolarmente toccante grazie alla lettura di una lettera inviata da un giovane detenuto, che ha voluto offrire una testimonianza di coraggio, parlando dell’importanza di iniziative come Casa Santa Barbara per il reinserimento sociale.

Una rinascita che va oltre il bene materiale

Casa Santa Barbara non è soltanto una fattoria sociale, ma un progetto di inclusione e sviluppo comunitario. La villa, gestita da un’ATS formata dall’APS Civitas Mariae, Il Cammino coop. sociale e Terrapulia coop. sociale, non sarà solo un luogo di produzione agricola e gastronomica, ma anche un punto di riferimento per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, lavoratori svantaggiati e minori inseriti in programmi di riabilitazione. Inoltre, la struttura si propone di diffondere l’educazione ambientale, alimentare e la salvaguardia della biodiversità.

Al suo interno, Casa Santa Barbara ospita spazi polifunzionali, laboratori culinari e agricoli, orti urbani e persino una piccola stalla. È un luogo pensato per essere frequentato da famiglie, cittadini e giovani che vogliono imparare e partecipare attivamente alla vita della comunità.

Un messaggio di speranza e legalità

“Con Casa Santa Barbara riscriviamo la storia di un bene confiscato alla mafia, trasformandolo in un luogo che genererà valore per la comunità,” ha dichiarato Viviana Matrangola. “È il simbolo della vittoria della società civile sulla criminalità organizzata.” Il sindaco Laricchia ha poi sottolineato l’importanza di progetti come questo per il futuro di Capurso: “Siamo orgogliosi di restituire questo spazio alla collettività. Questo progetto è la dimostrazione che insieme possiamo creare una società più giusta, inclusiva e sostenibile.”

Casa Santa Barbara si inserisce così nel cuore pulsante della rinascita del territorio, come un modello di rigenerazione urbana e sociale. Un progetto che, nel segno della legalità, continuerà a crescere e a far fiorire nuove opportunità per la comunità di Capurso e oltre.